La seconda metà del 2000, ha visto, in seguito al disastro causato dall'alluvione del fiume Sarno, nel 1999, il Tribunale Superiore delle acque Pubbliche redigere una cartografia delle aree a rischio di esondazione, e ad includervi zone di Fiumicino.

Un vincolo di inedificabilità ha bloccato, per mesi, su aree del nostro territorio dichiarate a grave rischio, il rilascio delle concessioni in sanatoria, delle licenze edilizie e delle licenze commerciali.

In seguito alla nostra mobilitazione, il Tribunale Superiore delle Acque ha stanziato circa 6 miliardi per la realizzazione delle opere di massima urgenza per arrivare a ridurre il rischio esondazione a Fiumicino.

Subito dopo, con la nomina di commissario ad acta nella persona del Sindaco, la costituzione di una commissione di esperti e consuntiva con le realtà rappresentative dei cittadini, si è proceduto alla realizzazione dei lavori per la messa in sicurezza degli argini, permettendo di sbloccare, così, le concessioni e le attività.

Il Comitato Cittadino è entrato, di diritto, nella commissione consuntiva, per essere stato tra i primi ad aver sollevato, con forza, il problema ed averlo portato all'attenzione delle cronache.

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